Dopo Giustozzi anche Alessandro Nuccorini si ferma ad Eboli, il mister dello storico Europeo del 2003 è ospite della Feldi Eboli che dunque può vantare un’altra visita di spessore in questa annata storica. Approfittando della presenza di mister Nuccorini, abbiamo posto alcune domande ad una figura di grande esperienza nazionale ed internazionale, ascoltare ed apprendere è sempre un momento di crescita per una giovane società come la nostra.
Mister Nuccorini, con la sua Nazionale ha ottenuto risultati prestigiosissimi sia a livello europeo che continentale, tra cui spiccano la vittoria del 2003 dell’Europeo e l’argento nella finale dei mondiali l’anno successivo. Qual è il percorso di crescita che permette di arrivare a questi risultati? Ci tengo a precisare che la vittoria dell’Europeo è avvenuta a Caserta, in questa terra meravigliosa che è la Campania ed è un piacere ritornarci. Riassaporare l’entusiasmo che ruota intorno ad una squadra, ad una società è qualcosa che mi ha fatto ampiamente ripensare a quella magica vittoria. Ecco a quei risultati ci si arriva attraverso la costruzione di un clima di entusiasmo e positività ed è un qualcosa che ho ravvisato qui in pochi minuti guardando la seduta di allenamento, parlando con il Presidente Di Domenico e con i membri della società.
In quella nazionale giocava Rodrigo Bertoni, oggi capitano della Feldi Eboli. Che ricordi ha del giocatore? Rodrigo era un punto di riferimento in senso assoluto, non solo in campo per il ruolo che ricopre ma anche un riferimento come uomo, un professionista serio del quale non ricordo nemmeno una polemica o una frase fuori posto. Davvero un riferimento dentro e fuori dal campo sempre pronto ad incitare e sostenere i compagni di squadra.
Mister nel 2002 ha pubblicato un manuale chiamato “Calcio a 5 – Principi e sviluppi” che è stato a lungo utilizzato per istruire nuovi allenatori sugli aspetti tecnico-tattici del calcio a 5. Come crede si sia evoluto e se si in quali aspetti, il calcio a 5? Questo sport ma un po’ tutti, sono soggetti ad un evoluzione fortissima e costante negli anni, il futsal è una disciplina relativamente nuova ma ha già subito tanti cambiamenti. Su tutti l’intensità di gioco è notevolmente aumentata negli ultimi 15 anni, i tempi per le giocate sono diminuiti ed è evidente anche solo guardando questa seduta di allenamento.
Qual è l’opinione di un uomo delle sua esperienza circa il percorso di crescita che una realtà nuova come la Feldi Eboli debba compiere per poter giungere ai vertici del futsal italiano? Il primo passo come ho già detto è l’entusiasmo, la grande forza d’urto che genera l’entusiasmo deve essere alla base della crescita di ogni società e posso dire che tutte le persone con cui ho parlato questa sera sono portatrici di grande entusiasmo. Poi bisogna ad affidarsi a persone di esperienza e in questa società ce ne sono almeno tre: il Presidente ha scelto Marcello Serratore che è uno dei direttori che ha maggiore esperienza nell’intero panorama italiana; un tecnico in panchina di assoluto valore come Massimo Ronconi e Rodrigo Bertoni in campo. A fronte di questo poi c’è bisogno di un buon mix di giocatori oriundi e giocatori del territorio che servono a generare entusiasmo nell’ambiente, in città e nei dintorni. Ho visto diversi filmati della Feldi Eboli in cui l’entusiasmo della gente era evidente ed è qualcosa di molto positivo per tutta la società e per il futsal.
Mister chiudiamo con una battuta, quando entrambi eravate calcettisti chi era più forte lei o Ronconi? Gran bella domanda (ride ndr.)!!! In campo avevamo due ruoli diversi, io ero più un giocatore di equilibrio e lui un finalizzatore ma ciò che ricordo era il grande carisma di entrambi. Sia in campo che fuori siamo stati giocatori di peso all’interno della squadra ed il nostro carisma lo abbiamo portato anche nelle successive esperienze lavorative. Devo dire che guardando i palmares di entrambi si vede che allora è servito questa nostra comune caratteristica.
Ufficio Stampa ASD Feldi Eboli C5
Sandro Antonini